In questa guida spieghiamo come irrigidire il materasso.
Con il passare del tempo, può capitare che un materasso nuovo di zecca cominci a diventare più morbido, perdendo la densità iniziale. Quando ciò accade, uno dei primi pensieri è quello di acquistare un nuovo materasso, in modo da risolvere il problema in modo semplice e veloce. Tuttavia, la sostituzione del materasso porta non pochi problemi, in primo luogo perché è necessario liberarsi del materasso precedente, contattando un’azienda di smaltimento pubblica o privata. Inoltre, non sempre è possibile affrontare una spesa ingente come quella legata all’acquisto di un nuovo materasso.
Non è poi nemmeno così raro che ad essere troppo morbido sia proprio il materasso appena acquistato. Spesso infatti, un materasso provato in negozio su un certo telaio si rivela poi più morbido del previsto.
Fortunatamente esistono alcuni metodi per conferire al materasso la giusta durezza, in modo da poter godere di sonni tranquilli e profondi. Sostituire il prodotto deve essere l’ultima opzione da considerare: prima di ciò, è possibile intervenire in modo decisamente più economico sia modificando la struttura del letto, sia utilizzando alcuni accessori. Scopriamo quindi nei prossimi paragrafi quali sono le migliori strategie per irrigidire il materasso.
Un problema, tre soluzioni diverse. Già, perché in base alla durezza desiderata è possibile scegliere intervenire su tre fattori distinti ma ugualmente importanti
-la temperatura e l’umidità della stanza da letto
-la struttura del letto
-gli strati superficiali del materasso
Nel primo caso, modificando i fattori ambientali esterni al materasso, è possibile guadagnare una maggiore durezza soprattutto dei modelli realizzati in memory foam. Tale materiale infatti, è molto sensibile alle variazioni climatiche, e tende ad ammorbidirsi con l’aumentare della temperatura.
Il secondo metodo invece, prevede di rafforzare il sostegno del materasso lavorando a livello di telaio. In poche parole, invece che modificare la consistenza del materasso, è necessario inserire supporti come tavole di legno o compensato fra la rete o le doghe del letto e il materasso stesso.
Infine, il modo più rapido, ma anche più costoso, è quello di applicare al materasso un coprimaterasso o un topper. In questo modo, lo strato superficiale del materasso risulterà molto più duro e capace di donare un sostegno più omogeneo a tutte le parti del corpo.
Vediamo nel dettaglio queste tre soluzioni, cercando di capire come esse si adattino alle diverse esigenze.
Cambiare Temperatura e Umidità
La temperatura della camera da letto può incidere notevolmente sulla durezza del materasso. Alcuni modelli, soprattutto se realizzati in memory foam, possono ammorbidirsi più velocemente se posizionati in ambienti caldi, in cui è presente una temperatura media tra 18 e 22 gradi. Una soluzione molto rapida può essere quella di abbassare la temperatura del riscaldamento, in modo da ridurre il calore e preservare al meglio i materiali di cui è composto il materasso. Purtroppo, questo metodo non risulta efficiente per materassi in lana o a molle, per i quali si rimanda ai paragrafi successivi.
Anche l’umidità dell’aria può determinare un ammorbidimento del materasso. Si pensi infatti al caso di abitazioni situate in aree marittime o molto umide, in cui la percentuale di vapore acqueo nell’aria supera il 60%: per risolvere il problema, può essere utile dotare la stanza da letto di un deumidificatore, o in alternativa collocare il materasso alla luce del sole per 8 o 12 ore. Questa operazione è utile non solo per indurire il materasso, ma anche per ridurre consistentemente la quantità di acari, germi e batteri presenti sui tessuti.
Utilizzare Topper e Coprimaterasso
Se il materasso risulta troppo morbido, una soluzione può essere quella di acquistare un coprimaterasso rigido o imbottito, in modo da creare uno strato superficiale più denso che migliori il sostegno del corpo. In commercio sono disponibili modelli imbottiti e rivestiti in microfibra, un materiale particolarmente indicato per garantire una corretta traspirazione e un sostegno ottimale delle varie parti del corpo. Oltre a irrigidire il materasso, un coprimaterasso presenta anche il vantaggio di proteggere i tessuti dallo sporco ed aumentare il passaggio dell’aria e dell’umidità. In base al marchio, i costi di un coprimaterasso possono variare notevolmente, scegliere un prodotto di fascia medio alta risulta comunque l’opzione migliore, in quanto la qualità dei materiali influisce notevolmente sulla capacità di sostenere correttamente il corpo durante il sonno.
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Un’ulteriore strategia per rendere più denso e corposo il materasso è rappresentata dal topper. Questo accessorio è molto utile e leggermente più costoso del coprimaterasso tradizionale, ma assolve perfettamente alla funzione per la quale è pensato. Un topper altro non è che un correttore per materasso realizzato in memory foam ad altissima densità che presenta uno spessore variabile dai 4 ai 6 cm. In commercio sono presenti prodotti appartenenti a fasce di prezzo molto differenti fra loro. I topper più costosi sono realizzati con materiali anallergici, antimicrobici ed anti-acaro, e possono arrivare a costare anche più di 150 euro.
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Se il materasso sul quale si interviene è realizzato tramite sovrapposizione di strati differenti, è possibile rivolgersi all’azienda produttrice richiedendo la sostituzione degli strati danneggiati. In base alla posizione di questi ultimi tuttavia, potrebbe essere sufficiente applicare un topper, in quanto un intervento da parte del produttore potrebbe risultare decisamente più costoso, oltre a richiedere tempistiche più lunghe.
Intervenire sulla Struttura del Letto
Se si intende preservare la consistenza superficiale del materasso, per irrigidirlo è possibile intervenire direttamente sul telaio del letto. Il consiglio è di posare alcune tavole di compensato tra la rete del letto e il materasso. La scelta del compensato non è casuale, questo materiale presenta infatti una maggiore flessibilità e resistenza agli urti rispetto a un asse di legno massiccio. In questo modo, la stabilità del legno farà in modo che il corpo non sprofondi nel materasso, senza dover aggiungere strati ulteriori in superficie. Nonostante sia più faticosa, questa soluzione è ideale per irrigidire i materassi a molle o imbottiti.
Se il materasso in questione è nuovo, una buona soluzione è quella di acquistare una rete con doghe regolabili. Un prodotto di questo tipo è ideale per contrastare l’eccessiva morbidezza del materasso, in quanto permette di scegliere il livello di supporto desiderato. Tutto quello che bisogna fare è spostare a proprio piacimento i regolatori di rigidità presenti nella parte centrale della rete, facendoli scorrere in base alla necessità e collocandovi il materasso al di sopra.
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Se nessuno dei metodi menzionati sopra risulta praticabile, per irrigidire il materasso è possibile adottare un’ultima soluzione decisamente più drastica, ovvero posizionarlo sul pavimento. Il consiglio è di scegliere questa opzione solamente in via temporanea, in quanto a lungo andare potrebbe rivelarsi dannosa per la salute. Appoggiando il materasso a terra infatti, il sostegno di tutte le parti del corpo risulterà immediatamente più intenso.
Un’altra soluzione da provare prima di acquistare un nuovo materasso è infine quella di ribaltarlo su se stesso, utilizzando la superficie che normalmente si trova a contatto con le doghe. Molte volte infatti, l’usura si concentra solo su una delle due facce del materasso, lasciando l’altra parte decisamente più rigida.